Certe volte per dormire mi metto a leggere, invece avrei bisogno di attimi di silenzio. O forse avrei bisogno di attimi di silenzio per mettere a fuoco quello che non mi fa dormire. Tempo di cambiamenti, dunque. E’ necessario comprendere in che direzione si sta andando, quale strada si vuole percorrere e soprattutto chi saranno i compagni di viaggio.
La situazione politica in Italia è ad un punto di svolta, molto più acuta, a mio avviso, di quella che ci fu nel 1994. L’avvento del bipolarismo bipartisan che si paventa potrebbe essere una iattura per la nazione oppure una grossa opportunità. La stessa opportunità che hanno avuto le forze di sinistra per dare una credibile alternativa e che stanno buttando via per seguire la solita logica delle spartizioni. Gli stessi che allora rifiutarono la Bolognina, oggi sono costretti a rinunciare a quel simbolo che avevano difeso strenuamente, in nome di un’ideologia in cui io credo, ma che si può e si deve perseguire in altri modi.
Il punto è che ci sono arrivati quasi vent’anni dopo, e non perché il cambiamento viene da una scelta ponderata, ma perché è necessario per la sopravvivenza. Colpevolmente in ritardo, a causa della profonda inerzia della base, dei metodi spesso di staliniana memoria che governano i processi interni ai partiti della Sinistra, ancora nel 2008, portati avanti sovente nelle sezioni locali da dirigenti giovani, per non dire acerbi, che non contestualizzano quello che c’è dietro un simbolo nella realtà in cui vivono e in cui si trovano a fare politica. Il simbolo prima di tutto, l’ideologia dura e pura dietro ogni scelta, la ragione lasciata agli stolti.
Io sono uno degli stolti, ma sono di sinistra. Credo nei principi di moralità, giustizia, uguaglianza, pace, valore del lavoro e del sapere, centralità dell’ambiente e laicità dello stato. E per questo ho scelto di fare, oltre ad essere. Ho scelto di continuare a fare il Consigliere Comunale, nonostante tutto e tutti. Qualcuno vuole soltanto apparire, ma rimane chiuso in una cantina tra chiacchiere ammuffite. Non io. Ci vuole un’altra vita.
Proprio per questo comincia la stagione dell’azione a tutto tondo, che vedrà la proposizione e di certo la realizzazione di poche cose, forse, ma sicuramente molto importanti per la Città di Frascati, per la Sinistra, per chi vuole davvero che le cose cambino.
Andremo a sviluppare azioni, in questo blog che cambia anch’esso, diventando strumento di divulgazione dei processi e dell’agire, strumento di informazione per favorire la partecipazione e l’aggregazione, e infine, per chi avrà la pazienza di seguirci, magari uno strumento di riflessione atto a stimolare un pizzico di autocritica.
Pochi punti, essenziali, quali la raccolta differenziata porta a porta e il compostaggio dei rifiuti, il Consiglio Comunale dei ragazzi, la giusta dignità statutaria ad Agenda 21, la Pace, l’intercultura e lo sport come aggregazione sociale e di popoli per il 65° anniversario dell’8 Settembre, che vedrà una manifestazione memorabile con le città gemellate.
Questo il programma di fine mandato del Consigliere Morelli, che in questo modo intende onorare la fiducia di 935 persone che hanno votato per un’idea, espressamente con Posa Sindaco, quell’idea di Sinistra Unita e di governo che mi affascinava quattro anni fa e che affascina, come me, tante donne e tanti uomini di questa nazione, stanca di chi continua solamente a parlarsi addosso.