Death is nothing at all. It does not count.
I have only slipped away into the next room.
Nothing has happened.
Everything remains exactly as it was.
I am I, and you are you, and the old life
that we lived so fondly together is untouched, unchanged.
Whatever we were to each other, that we are still.
Call me by the old familiar name.
Speak of me in the easy way which you always used.
Put no difference into your tone.
Wear no forced air of solemnity or sorrow.
Laugh as we always laughed at the little jokes
that we enjoyed together.
Play, smile, think of me, pray for me.
Let my name be ever the household word
that it always was.
Let it be spoken without an effort,
without the ghost of a shadow upon it.
Life means all that it ever meant.
It is the same as it ever was.
There is absolute and unbroken continuity.
What is this death but a negligible accident?
Why should I be out of mind
because I am out of sight?
I am but waiting for you,
for an interval,
somewhere very near,
just round the corner.
All is well.
– Henry Scott Holland –
sempronia says:
Per cogliere un’espressione così intensa ci vuole tutto l’amore del fotografo.
22 Giugno 2008 — 11:40
Aiace says:
Che belle parole… Vorrei che in parte fossero incise, un giorno, sul mio sepolcro. Davanti al mistero della morte ogni uomo, credente o ateo, si sente impotente a capirne il significato. Ho la fortuna (perché di questo si tratta, non d’altro) di essere sorretto dalla Fede e quindi vedo nella morte il “passaggio”, l'”esodo” verso la vera vita. Ciononostante sarei sciocco ed ipocrita se dicessi che non mi fa paura il pensiero dell’avvicinarsi di quel momento (quando? dove? come?…), così come credo fermamente che il dolore lancinante per il distacco da una persona amata vada vissuto e metabolizzato da soli, lontano da parole e frasi di circostanza, in una comunione spirituale con la persona che ci ha momentaneamente lasciati. Ti abbraccio forte, Dam.
7 Luglio 2008 — 12:29
David says:
“Mi rifiuto di elogiare mio padre, elogiarlo significherebbe ammettere che se ne sia andato.
Mio padre non è morto.
Mio padre mi ha insegnato a distinguere ciò che è giusto da ciò che è sbagliato.
Cosa significa essere un uomo, e finché i suoi insegnamenti vivranno in me…lui non morirà mai.
Mio padre mi ha insegnato a capire che certe cose sono nelle mani di Dio ma per tutto il resto Dio ci ha concesso il dono della scelta.
Mio padre mi ha lasciato gli strumenti per combattere le battaglie che verranno.
Ogni mano che porgerò con gentilezza sarà la sua mano e ogni colpo che infliggerrò per la giustizia sarà il suo pugno.
I suoi insegnamenti resteranno con me finché lui resterà vivo nel mio cuore.
Quindi mio padre non è mai morto veramente.”
Hiro Nakamura
26 Agosto 2008 — 11:50
anita says:
….sono appena tornata dalla casa di un mio alunno che ha perso improvvisamente il padre…cercavo questa poesia di nakamura per regalargliela perchè niente risulta dolce e per niente banale come una poesia…nemmeno quando le parole nude e crude che escono profane da una bocca poco aulica sono comunque ed inesorabilmente sincere…mi dispiace per tuo padre.
6 Giugno 2011 — 23:43
Damiano Morelli says:
Ti ringrazio Anita, anche a nome di mio fratello che ha voluto ricordare mio padre così. Un abbraccio da parte nostra al tuo alunno, con la speranza e l’auspicio che più in là possa apprezzare, con un sorriso e tanta malinconia, il tuo pensiero.
7 Giugno 2011 — 00:43
anita says:
….come si può accettare la morte quando non è naturale? come si fa a consolare un ragazzo di appena 18 anni quando un gesto così atroce ha raso al suolo i suoi anni migliori? cosa si risponde a quel “perchè” sussurrato al tuo orecchio nella stretta di un abbraccio che cerca quelle “certezze matematiche” che fino al giorno prima sentiva dalla mia voce? sono amareggiata e mi sento sconfitta, questo lavoro non fa per me.
7 Giugno 2011 — 18:18
maria.zingaretti says:
….E sono già trascorsi 5 anni…..!
Damiano, David ed io insieme ad Enzo, ricordiamo Giovanni nel quinto anniversario dalla scomparsa, con questo video realizzato con affetto da mio nipote Gabriele Borriello.
Domani, 12 giugno, a Frascati nella Basilica di S. Pietro alle h. 10,00 verrà celebrata una messa in suffragio.
Nella stessa occasione saranno ricordati anche i suoi genitori Concetta e Mariano.
Ringrazio chi vorrà partecipare perchè non sarò fisicamente a Frascati.
La mia preghiera li raggiungerà dal posto in cui mi trovo.
http://youtu.be/yK0nGKN9WN4
11 Giugno 2013 — 10:29